Il Disturbo di panico

           Il disturbo da panico si evidenzia in una situazione
cronica di attacchi di panico superiore ai 6 mesi. E’ classificato ed inserito sotto il nome di Panic Disorder (PD) nel DSM5 (APA, 2013). L'attacco di panico è molto simile all’episodio d’ansia, è caratterizzato da intensi stati di ansia accompagnati da altri sintomi, soprattutto di tipo somatico, che si presentano in maniera impovvisa, generalmente senza una razionale causa scatenante, possono durare alcuni secondi o diversi minuti. Alcune presone riferiscono come il pensiero in questi casi diventi confuso e si viva una sorta di svenimento accompagnato da una forte paura di morire o di avere un infarto.  Il disturbo di panico ed i singoli episodi rappresentano uno dei più comuni disturbi psicologici e costituiscono un fenomeno sintomatologico complesso e piuttosto diffuso (si calcola che 10 milioni di italiani abbiano vissuto uno o più attacchi di panico). Il disturbo di solito esordisce nella tarda adolescenza o nella prima età adulta ed ha un'incidenza da due a tre volte maggiore nelle donne rispetto agli uomini. All'insorgere delle prime crisi è frequente che tale disturbo non venga riconosciuto dal soggetto e di conseguenza non venga trattato e scambiato per altre patologie specialmente di natura cardiologica, polmonare o endocrina.


Lettura e lavoro psicoterapeutico con il panico


L'attacco di panico è un sintomo psicosomatico che si osserva sempre più spesso al giorno d'oggi. Il continuo mutamento dei ritmi, degli impegni, l'aumento dello stress lavorativo e di studio, oltrechè un aumento dell'ansia nelle relazioni sociali, sta caratterizzando il nostro tempo. E'sempre più difficile ripotare l'attenzione al rapporto con il nostro corpo, con il repsiro ed il battito cardiaco anche se ci accompagnano in ogni istante della nostra vita. Lo scollamento totale dal proprio corpo e lo stato continuo di ansia e stress possono portare il nostro corpo a bloccarsi, come un pulsante per il reset.
Questo tipo di sintomatologia può variare da lieve fino ad essere molto grave e rendere del tutto invalidante la vita quotidiana della persona.
Il lavoro terapeutico sul panico prevede una prima fase di ricontatto con gli aspetti corporei dimenticati, dunque attraverso tecniche che favoriscono la consapevolezza coeporea e dei sensi della persona. In un secondo momento quando la relazione terapeutica diventa più stabile e forte si può iniziare a lavorare sugli aspetti che più hanno creato stati di ansia e stress persistenti, cercando attraverso il lavoro terapeutico di modificarli. La psicoterapia mira a ristabilire un ordine mentale nella persona, a ridare un valore ed un contatto pieno con il proprio corpo e con i propri bisogni. Il tempo può, dunque, riprendere valore ed essere vissuto nel momento presente.